Con la Montagna nel Cuore Difendi il Cuore della Montagna

Campagna Il Cuore della Montagna

Sul Monte Amiata ad oggi ci sono 5 Centrali Geotermiche.

Nel 2014 (con Bagnore 4 non ancora attiva) le 4 centrali in funzione immettevano nell’aria ogni giorno:

– 918,2 tonnellate di CO2

– 15,7 tonnellate di Metano

– 1322,4 kg di Acido Solfidrico

– 960 grammi di Mercurio

– circa 190 grammi di Arsenico

– 4390 kg di Ammoniaca

Inoltre, nei paesi in cui sono presenti le centrali geotermiche, si ha una Percentuale di Mortalità il 13% superiore a quella attesa per la popolazione maschile.

A tutto questo vogliono aggiungere altre 18 Nuove Centrali.

Campagna Il Cuore della Montagna

Noi diciamo Basta
Basta Centrali! Basta Veleni!

Soluzione? Centrali Zero

Lettera Aperta a Benni e Paolini

Centrali Zero - Monte Amiata

Centrali Zero - Monte Amiata

Di seguito riportiamo le lettere che la Rete Centrali Zero ha inviato, tempo fa, agli artisti Benni e Paolini:

 

Caro Marco Paolini,  a scriverle è Amata Montagna, la voce di una rete di comitati, associazioni ed individui che si muovono a difesa dell’Amiata.

Ho letto che sarà a fine agosto un narrastorie per le vie di Arcidosso in occasione del Festival del racconto di strada. Magnifica notizia, sarà fantastico poterla ascoltare in luoghi a me conosciuti e cari.
Le sue parole mentre parlava di Ustica e il coraggio, la sua voce nel racconto della tragedia del Vajont sono per me suoni nitidi e potenti. Ho amato la sua capacità di raccontare la gente, il popolo minuto che scomparirebbe dalla memoria e dalla attenzione se non ci fosse qualcuno come lei capace di raccontarlo.

La mia gioia si mescola d’improvviso ad amarezza quando leggo che l’evento è sponsorizzato da ENEL Green Power. Sa, io mi chiamo Amata Montagna, e con ENEL non ho un gran bel rapporto: non dimostra di amare questa terra, ma di usarla avidamente con il consenso servile ed interessato di chi dovrebbe tutelarci.
Cinque mostri geotermici a marchio Enel ci rubano l’aria, l’acqua e la salute, stridono con i boschi, con le leggende e con gli animali che li abitano, con il lavoro paziente ed ostinato che modella i fianchi della montagna, prendono a pugni tradizioni, mestieri e l’onestà della mia gente.

Mi scuso: io faccio fatica a sciorinare numeri e cifre, ragiono di cuore e di pancia, ma i dati ci sono, ce ne sono una montagna, dati scientifici forniti da enti preposti, che forse possono in questo caso parlare più chiaro.

Sul Monte Amiata ad oggi ci sono 5 Centrali Geotermiche di tecnologia flash tutte di Enel green power.

Ogni giorno ciascuna di esse diffonde:
• 918,2 tonnellate/giorno di CO2
• 15,7 tonnellate/giorno di Metano
• 1322,4 kg/giorno di Acido Solfidrico
• 960 g/giorno di Mercurio
• circa 190 g/giorno di Arsenico
• 4390 kg/giorno di Ammoniaca

Inoltre, nei paesi in cui sono presenti le centrali geotermiche, si ha una percentuale di mortalità del 13% medio superiore a quella attesa, uomini e donne che se ne vanno ogni anno e chi avrebbe dovuto poco o nulla ha fatto per eliminarne le cause.

L’avidità sottrae alla vita, e tra loro non vanno molto d’accordo; le prossime possibili 18 nuove centrali, per la verità non più a marchio Enel, non mi fanno sperare in un futuro fecondo, equilibrato e sano! Anzi mi fanno immaginare un deserto.

Noi tutti la ammiriamo e ammiriamo i suoi lavori e per questo le chiediamo di farsi eco della nostra voce e di prendere le distanze da uno sponsor che vuole cancellarci per i propri interessi.

Con stima, Amata Montagna, voce della Rete Centrali Zero

Per contatti: montagnamata@canaglie.org
Per maggiori e più dettagliate informazioni:

agorattiva.noblogs.org/sulla-geotermia/
sosgeotermia.noblogs.org/documentazione/geotermia-e-acqua/
sosgeotermia.noblogs.org/documentazione/geotermia-e-salute/

 


 

Caro Stefano Benni,
a scriverle è Amata Montagna, la voce di una rete di comitati, associazioni ed individui che si muovono a difesa dell’Amiata.

Ho letto che sarà a fine agosto un narrastorie per le vie di Arcidosso in occasione del Festival del racconto di strada. Magnifica notizia, sarà fantastico poterla ascoltare in luoghi a me conosciuti e cari.

Ho amato la sua ironia irriverente, l’uso di questa arma spuntata che lascia segni e non ferite, il coraggio della fantasia che si schiera sempre dalla parte scomoda.
È davvero emozionante poterla ospitare sulla nostra montagna.

La mia gioia si mescola d’improvviso ad amarezza quando leggo che l’evento è sponsorizzato da ENEL Green Power.
Sa, io mi chiamo Amata Montagna, e con ENEL non ho un gran bel rapporto: non dimostra di amare questa terra, ma di usarla avidamente con il consenso servile ed interessato di chi dovrebbe tutelarci. Cinque mostri geotermici a marchio Enel ci rubano l’aria, l’acqua e la salute, stridono con i boschi, con le leggende e con gli animali che li abitano, con il lavoro
paziente ed ostinato che modella i fianchi della montagna, prendono a pugni tradizioni, mestieri e l’onestà della mia gente.

Mi scuso: io faccio fatica a sciorinare numeri e cifre, ragiono di cuore e di pancia, ma i dati ci sono, ce ne sono una montagna, dati scientifici forniti da enti preposti, che forse possono in questo caso parlare più chiaro.

Sul Monte Amiata ad oggi ci sono 5 Centrali Geotermiche di tecnologia flash tutte di Enel green power.

Ogni giorno ciascuna di esse diffonde:

• 918,2 tonnellate/giorno di CO2
• 15,7 tonnellate/giorno di Metano
• 1322,4 kg/giorno di Acido Solfidrico
• 960 g/giorno di Mercurio
• circa 190 g/giorno di Arsenico
• 4390 kg/giorno di Ammoniaca

Inoltre, nei paesi in cui sono presenti le centrali geotermiche, si ha una percentuale di mortalità del 13% medio superiore a quella attesa, uomini e donne che se ne vanno ogni anno e chi avrebbe dovuto poco o nulla ha fatto per eliminarne le cause.

L’avidità sottrae alla vita, e tra loro non vanno molto d’accordo; le prossime possibili 18 nuove centrali, per la verità non più a marchio Enel, non mi fanno sperare in un futuro fecondo, equilibrato e sano! Anzi mi fanno immaginare un deserto.

Noi tutti la ammiriamo e ammiriamo i suoi lavori e per questo le chiediamo di farsi eco della nostra voce e di prendere le distanze da uno sponsor che vuole cancellarci per i propri interessi.

Sia per noi Margherita Dolcevita!
Con stima,
Amata Montagna, voce della Rete Centrali Zero

Per contatti: montagnamata@canaglie.org
Per maggiori e più dettagliate informazioni:

agorattiva.noblogs.org/sulla-geotermia/
sosgeotermia.noblogs.org/documentazione/geotermia-e-acqua/
sosgeotermia.noblogs.org/documentazione/geotermia-e-salute/

La Democrazia in Amiata è Morta ? Contestazione a Enrico Rossi e all’inaugurazine di Bagnore 4

25 Luglio Contestazione a Rossi

25 Luglio Contestazione a Rossi

Oggi, 25 Luglio 2016, sul Monte Amiata è stata una giornata particolare.
Perché il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha fatto una sua rarissima apparizione, perché le istituzioni e la multinazionale dell’energia hanno deciso di inaugurare oggi una centrale attiva già da un anno e mezzo, perché mentre realizzavano questa operazione di marketing politico le istituzioni e le multinazionali dell’energia hanno trovato ad attenderli la decisa opposizione delle donne e degli uomini che questa montagna vivono e abitano, infine è stata una giornata particolare per la reazione scomposta e autoritaria che le istituzioni hanno riservato al dissenso, alla libertà di espressione, al diritto di scelta delle comunità locali.

Diversi Comitati, Associazioni e Cittadini del Monte Amiata hanno deciso di manifestare il loro dissenso, perché considerano lo sfruttamento geotermico un errore e un pericolo per questa montagna, per la salute delle persone, degli animali e delle risorse naturali.

Consideriamo chiaro, evidente a tutti, che queste centrali sono dannose e nocive per l’uomo e l’ambiente. Prima qualcuno poteva dire di non sapere, ma oggi, dopo anni di dati e conferenze, è ormai noto a tutti.
Sembrano assurde quindi le dichiarazioni sulla sicurezza, il ridotto
impatto ambientale delle centrali e dei pozzi di sondaggio.

Si tratta di una scelta politica precisa: proseguire con il progetto di
costruzione di nuove centrali in Amiata, seguire l’idea di conversione di tutto il nostro territorio in un polo di produzione di energia geotermica.

È una scelta politica che non riguarda solo la produzione elettrica, ma che interessa in toto l’Amiata, il futuro che qualcuno pensa per questa terra e le sue risorse. Un’idea che è in continuità con la devastazione perpetrata fino ad ora: uno sfruttamento incondizionato della montagna e delle sue risorse, che non si pone problemi sul futuro immediato o su cosa si stia costruendo per le prossime generazioni.

Qui oggi, come accade tutti i giorni in tante zone d’Italia, ci sono
delle parti ben definite e contrapposte in campo. Ci sono gli abitanti delle comunità locali che si scontrano contro grandi interessi economici. Ci siamo noi contro di loro, la difesa del territorio contro gli interessi speculativi.

Siamo convinti e diciamo fermamente che non esistono territori sacrificabili o danni collaterali accettabili.

Così come diciamo che non possono essere gli interessi delle
multinazionali e del partito trasversale degli affari a decidere il
futuro dei territori.

Però ci sono degli elementi che non possono essere non considerati.

Oggi, lungo le strade che portano ai mostri di Bagnore, sono stati
posati striscioni, manifesti, installazioni artistiche, disegni e poesie
dei bambini della montagna per ricordare quanto esteso e profondo sia il dissenso verso le centrali. Bene, per questura e istituzioni locali questo è stato un atto inaccettabile, tanto da determinare la quasi totale rimozione delle opere realizzate, anche di opere di artisti locali poste in terreni privati.Noi nei giorni passati abbiamo reso pubblica una lettera aperta agli amministratori locali in cui chiedevamo gesti concreti che seguissero alle parole spese in incontri pubblici e in campagna elettorale riguardo allo sfruttamento geotermico in Amiata.

A questa lettera, con la presenza in massa all’evento di oggi da parte dei sindaci, è stata data una risposta ben precisa e chiara.

Alle legittime richieste dei cittadini è stata data una risposta
diversa, che chiarisce come si intende la relazione tra istituzioni e
cittadini, con la soppressione del dissenso.

Niente è stato risparmiato, né le opere d’arte, né gli striscioni,
nemmeno gli scritti e i disegni fatti dai bambini.

Oggi, sul Monte Amiata, è stato commesso un grave atto di ingiustizia, grave e inaccettabile.

Evidentemente la voce e il dissenso dei cittadini fanno tanta paura da portare a compiere un vero e proprio atto di soppressione e di negazione della legittima dialettica del dissenso.

Giunti a questo punto ci poniamo delle domande:

– Come mai le istituzioni hanno così paura della nostra voce e non delle devastazioni perpetrate dalle multinazionali dell’energia?

– Come mai la voce dei cittadini viene così solertemente coperta?

– Come mai di fronte a dati evidenti di nocività si sceglie di tacere?

Noi un’idea ce la siamo fatta, e l’abbiamo esplicitata a gran voce
davanti al palazzo comunale di Arcidosso all’arrivo del governatore
Rossi e non saranno certamente la censura e la negazione della
dialettica del dissenso a spaventarci e intimidirci.

Noi diciamo basta!

Le centrali attive vanno chiuse, le nuove non vanno aperte.

Ci rivedremo presto, per le strade e le piazze della Montagna

 


Questa la corrispondenza su Radio Onda d’Urto sulla contestazione a Rossi


Qui di seguito le fotografie delle installazioni e dell’opera di un artista locale, presente in un campo privato prospicente la centrale di Bagnore, rimossi il 25 Luglio e della contestazione al presidente della regione Toscana Enrico Rossi sotto il comune di Arcidosso.