Le Nostre Parole

Servizi andati in onda su Radio Onda d’Urto:

 

Contestato questa mattina il presidente della Regione Toscana Rossi da parte degli attivisti dei comitati No Geotermia del Monte Amiata ad Arcidosso, uno dei paesi che ospita sul proprio territorio le centrali geotermiche.

Perche’ gli attivisti chiedono la chiusura delle cinque centrali geotermiche attualmente attive sul Monte Amiata e la non costruzione di altre 18 che sono in progetto ? Sentiamo Damiano attivista dei comitati No Geotermia Ascolta 

Ancora Damiano per un aggiornamento al termine dell’iniziativa ci ricostruisce gli eventi della giornata Ascolta

 


 

Ad aprile 2016 il presidente del consiglio Matteo Renzi ha dichiarato “Il geotermico toscano e’ “una realta’ strepitosa e unica”, sulla geotermia  possiamo raddoppiare un po’, soprattutto in un altro pezzo di Toscana,  che e’ il monte Amiata, ci stiamo lavorando, c’e’ un problema di  autorizzazioni ma ci andiamo”.

Oggi sul Monte Amiata sono attive 5 Centrali Geotermiche di tipo flash.

Ogni giorno ciascuna di esse, attraverso i vapori che emette, diffonde nell’aria:

– 821 tonnellate di Co2,
– 12,3 tonnellate di Metano,
– 1927 kg di Acido Solfidrico,
– 1/2 kg di Mercurio,
– 58 gr di Arsenico,
– 5700 kg di Ammoniaca,
– 22 kg di Acido Borico

Uno studio congiunto Ars-Arpat del 2010 individua 54 relazioni  statisticamente significative tra incrementi di malattie e  concentrazioni crescenti di diversi inquinanti presenti in aria, acqua e  terreno, prodotti anche dalle centrali geotermiche.

Per dirla in breve, nei paesi in cui sono presenti le centrali  geotermiche, si ha una percentuale di mortalità il 13% superiore a  quella attesa.

A tutto questo ora si vorrebbero aggiungere altre 18 Nuove Centrali a ciclo
binario.

In molti paesi, per opporsi a questi progetti, sono nati comitati e  associazioni che criticano la scelta di voler rendere l’Amiata un  distretto industriale dedicato alla produzione di energia geotermica.

Domenica 3 luglio 2016, ci sarà un’intera giornata di lotta per dire “Basta Centrali! Basta Veleno!”

Appuntamento a Monticello Amiato, frazione del Comune di Cinigiano, Grosseto, borgo situato a 734 metri sul livello del mare, lungo la strada che conduce verso il Monte Amiata e alle porte della riserva naturale Poggio all’Olmo.   Ascolta o scarica qui la trasmissione speciale di Radio Onda d’Urto sul Monte Amiata e la sua lotta.

 


 

Amiata contro pozzo. Vi proponiamo una trasmissione che si occupa del dannoso progetto di pozzo esplorativo geotermico sul monte Amiata, in Toscana, contro cui si sta mobilitando la popolazione per il forte impatto ambientale.

Secondo il rapporto annuale di Unicredit su Infrastrutture e Energia, l’Italia con una potenza di 875 MegaWatt è il quinto produttore mondiale di energia geotermica, con una quota di mercato pari all’8% nel 2012. Il fatturato diretto dalla vendita di energia è stato nel 2011 di 630 mln di euro.

Secondo un’analisi di mercato realizzata da Navigant Research, entro il 2020, il giro di affari delle pompe di calore geotermiche passerà a livello planetario dagli attuali 6,5 miliardi di dollari ai 17,2 miliardi e la capacità installata a livello mondiale arriverà alla fine del decennio a 127,4 GWt.

Secondo l’ultimo rapporto ISPRA il consumo di suolo in Toscana nel 2013 ha colpito fino al 7,4% della superficie totale della regione, alterando indirettamente il 56,4% della superficie totale. Tra il 2007 e il 2010 oltre 373 ettari di superficie boschiva sono scomparsi.

Una lotta per la salvaguardia dei beni comuni che viene raccontata in questa trasmissione realizzata dai nostri collaboratori, Anna e Damiano, che vivono proprio ai piedi del Monte AmiataAscolta o scarica